Serie A, c’è il nodo dei diritti televisivi. E resta da sciogliere il nodo legato alla richiesta del Ministro Spadafora, che vorrebbe la trasmissione dei gol in chiaro.
In Serie A infuria la lotta dei diritti televisivi. Le emittenti con i diritti, a campionato fermo, hanno deciso di non pagare l’ultima rata. Sky chiede uno sconto per la prossima stagione e il Consiglio di Lega ha deliberato di procedere con un decreto ingiuntivo.
Serie A, caos diritti televisivi
Dazn e Img, gli altri due attori protagonisti della trattativa, hanno chiesto una dilazione del pagamento. In questo caso la trattativa sembra potersi risolvere con un compromesso. E una risoluzione in Tribunale non rappresenta una soluzione gradita da nessuno.
Lo ‘scontro’ con Sky
Per quanto riguarda Sky, ci si muove con prudenza. Le squadre di Serie A non sono intenzionate a dichiarare guerra al cliente numero uno, punto di riferimento per molti per quanto riguarda la trasmissione del campionato italiano.
Serie A, la richiesta di Spadafora: una sorta di diretta gol in chiaro
In questo contesto non proprio collaborativo si inserisce la richiesta di Spadafora di trasmettere i gol in chiaro per i non abbonati alle televisioni a pagamento. Magari in differita o con altre formule da concordare. Ma l’esito della trattativa tra le parti è tutt’altro che scontata.
La proposta di Spadafora nascerebbe anche dall’idea di non penalizzare i tanti tifosi che hanno acquistato l’abbonamento allo stadio ma non potranno assistere alle partite (che si disputeranno a porte chiuse) e non hanno un abbonamento alle pay tv.